Si tratta senz'altro di una delle più tenere storie di Daniel Pennac, anche se i suoi lettori più fedeli non stenteranno a riconoscere la dolcezza del tratto descrittivo di Benjamin Malaussène. Ernest e Celestine sono rispettivamente un orso bruno e una piccola topolina, che vivono in mondi rigorosamente separati e lontani. Ma i due, una volta conosciutisi in buffe circostanze, non baderanno troppo a convenzioni e pregiudizi e si dedicheranno con gioia a coltivare la propria amicizia. Sotto la parvenza di una fiaba, Daniel Pennac dimostra ancora una volta la sua straordinaria capacità narrativa e con pennellate delicate e assolutamente deliziose racconta una storia in cui il bene vince (finalmente!), in cui sognare non è una cosa da bambini e cambiare il mondo non è solo per gli eroi. Chi è se stesso veramente, chi sceglie con coraggio di seguire la sua strada, le sue passioni senza lasciarsi influenzare da chi lo circonda conquista il premio più ambito di tutti, la felicità. E come solo chi ha il cuore pieno di amore può fare, decide di spendersi per donare ciò che ha ottenuto agli altri.
ps: se i disegni vi sembrano familiari non siete impazziti: è il tratto dell'artista Gabrielle Vincent. In chiusura del romanzo l'autore dichiara apertamente l'amore che lo lega ai personaggi dei suoi albi illustrati e racconta anche una buffa vicenda di amicizia epistolare che ha stretto con la disegnatrice.
pps: finalmente una storia in cui si beve cioccolata calda a colazione...
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