Cominciare un libro che inizia con il Maestrale mentre sei in spiaggia e il Maestrale ti scompiglia feroce i capelli suscita una sensazione strana. Come quando rientrando dal lavoro pensi che hai voglia di cioccolato alla menta e lo trovi nella dispensa perché proprio quel giorno qualcuno l'ha comprato. Se vi è capitato qualche volta capite bene di cosa sto parlando. Se poi andate in vacanza e anche le vostre amiche leggono il vostro stesso identico libro bé, allora anche i più scettici devono proprio tacere: era indispensabile completare questa lettura nei tre giorni del Maestrale. Già perché i più "marinari" di noi sanno bene che questo vento del tutto speciale soffia imperterrito almeno per tre giorni, a volte dà la sensazione di placarsi ma è solo per soffiare con maggiore vigore qualche minuto dopo. Tre giorni sono lo sfondo di questo romanzo che accarezza la pelle e stuzzica il naso come l'aria di mare. Prima, durante e dopo un matrimonio. Chi ne ha vissuto uno da vicino lo sa, quei tre giorni sono tutto. L'incontro/scontro con il passato, gli schiaffi dei rimpianti e dei dolori che cercavi di nascondere e invece emergono come gli scogli tra le onde, gli invitati non invitati, i tavoli e soprattutto i genitori. In questa storia in cui passato e presente si intrecciano, ciascuno dei personaggi principali (Chiara e Damiano, gli sposini e don Mimì e Ninella padre di uno e madre dell'altra) ritrova compiutamente se stesso specchiandosi nel proprio figlio o genitore. E allora anche il dolore inspiegabile soffocato per cinquant'anni riemerge, cullato da un amore più forte e intenso che mai. Così la scelta di Chiara e Damiano di sposarsi riporta i loro genitori al punto in cui la loro vita si era fermata, alla scelta che, non avendo avuto il coraggio di compiere, avevano attuato. Solo da lì si può ripartire per costruire una felicità che non è mai troppo tardi per inseguire.
Ps: non ho scritto nulla sullo stile dell'autore. Ma se uno riesce a condensare una storia delicata e autentica nel periodo di durata del Maestrale c'è forse altro da aggiungere?
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