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martedì 4 dicembre 2012

L'angolo dei lettori ribelli

 
Quando un libro non lo prendi tu (dallo scaffale della biblioteca o della libreria) ma qualcuno lo sceglie per te, lo leggi con ancora più curiosità, cercando qualcosa che ti somigli o almeno un indizio del perché abbiano scelto proprio quello. Il libro di Rebecca Makkai forse ha come protagonista una ragazza un po' fuori dal tempo, di quelle un po' rare ma non ancora del tutto estinte ventiseienni che credono nei libri, sono certe che i libri possano salvare la vita delle persone. Sognatrice? Idealista? Forse, ma si vive di sogni infondo.
Lucy Hull fa la bibliotecaria e lo fa talmente in modo ostinato da farsi venire un eritema sulle gambe a causa del contatto con la poltroncina della sua scrivania, collocata nella sezione ragazzi. 
Lucy Hull consiglia i libri a quei lettori in grado di comprenderne il contenuto eccezionale. Ma c'è un piccolo lettore in particolare che Lucy stima, perché sa che il suo cuore si sta plasmando pagina dopo pagina e si sente parte di quella creazione. Ian e Lucy diventano complici, amici, legati da un filo indissolubile che si chiama letteratura. L'amore per i libri può essere totalizzante e a tratti forviante perché si ha l'illusione che la realtà sia regolata dalle stesse leggi che si trovano tra le pagine. E il confine è talmente labile che a volte svanisce o pare svanire. Ma l'importante è che al termine di quella straordinaria avventura, qualunque essa sia, ci rimanga la consapevolezza di aver vissuto qualcosa di autentico, che ci ha permesso di scoprire chi siamo davvero. Ecco, i libri forse servono a questo, a salvare la nostra vita da noi stessi.

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