In uscita questa settimana in tutte le librerie il saggio di Marco Aime e Davide Papotti L'altro e l'altrove. Antropologia, geografia e turismo, Piccola Biblioteca Einaudi. Gli autori si occupano rispettivamente di Antropologia Culturale e di Geografia Culturale. Davide Papotti ha già pubblicato Geografie della scrittura. Paesaggi letterari del
Medio Po (Pavia 1996) e con Luisa Rossi ha curato Alla fine del viaggio
(Reggio Emilia 2006). Insegna presso l'università di Parma. Marco Aime invece con Einaudi ha pubblicato Eccessi di culture (Vele 2004), Il primo libro di antropologia (Pbe Mappe, 2008), Una bella differenza. Alla scoperta delle diversità nel mondo (Super ET, 2009) e con Anna Cossetta, Il dono al tempo di Internet (2010). Ha inoltre curato M. Mauss, Saggio sul dono (Pbe 2002) e l'edizione italiana del Dizionario di antropologia e etnologia (Grandi Opere 2006 e Piccola Biblioteca Einaudi 2009). Chi come me ha avuto l'occasione di incontrarlo (insegna Antropologia Culturale all'Università di Genova) sa bene che Marco Aime vive il suo mestiere con passione e non esita a mettersi in gioco anche ora che è un antropologo affermato. In quest'ultimo saggio il tema dell'alterità, un classico dell'Antropologia Culturale, si sposa con quello del turismo, delle immagini, degli immaginari che influenzano prima della partenza, durante il viaggio e al ritorno a casa. Un'ottima riflessione sull'immaginario, dunque, che mantiene vivo e brillante il panorama dell'Antropologia italiana contemporanea.
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