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sabato 21 luglio 2012

La biblioteca è l’arena in cui ogni giorno si rinnova la lotta omerica fra i libri e i lettori

 
Se la voce narrante è quella di una puntigliosa e quasi manicale addetta al settore "geografia" di una piccola biblioteca pubblica, se il suo modo di guardare il mondo viene filtrato dalla luminosa traccia che ogni libro lascia dentro di noi, se un racconto si configura come un lungo, esilarante monologo allora il risultato è un piacevole libro da gustare ovunque. Non occorre infatti trovarsi all'interno di una biblioteca, sono adatti anche autobus o metro, le panchine del parco o il divano di casa. Tanto il mondo delle biblioteche si scoperchierà come un vaso di Pandora, dal quale non è ancora del tutto chiaro cosa possa uscir fuori. Ecco, l'invito è quello a farsi travolgere dalla simpatia della protagonista, dalla sua mal celata cultura enciclopedica, dalle sue fragilità di donna abbandonata dal suo amore, dalle parole pungenti e dallo stile francesissimo di Sophy Divry, promettente autrice trentenne alla sua prima prova. Non si rimarrà delusi e certamente si entrerà in una biblioteca con occhi diversi.
(La traduzione del romanzo è a cura di Giusi Barbiani)
«La custode di libri è un autentico gioiello. Un monologo ironico, divertente, colto, sul piacere di stare con i libri e tra i libri. Sophie Divry ha talento, stile, intuizione, sa come maneggiare gli aggettivi… lascerà il segno, vedrete, nella letteratura».
Darwin Pastorin su "Gli Altri".

1 commento:

  1. Carissima, il libro non mi è piaciuto poi molto...però trovo che per una volta abbiano pensato ad una bellissima foto di copertina :-), complimenti per il blog

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