lunedì 8 ottobre 2012

Qualcosa di scritto

 
Vi sarete chiesti a che cosa servisse il sondaggio che ho lanciato relativo al libro dell'anno. Semplice, seguendo i vostri consigli avrei letto e di conseguenza preparato una recensione del libro più votato. Come sapete ha vinto Qualcosa di scritto di Emanuele Trevi. Candidato e finalista al Premio Strega 2012, il libro si pone a metà tra il saggio e il racconto di una parte della vita di Pier Paolo Pasolini. Non si tratta però semplicemente di una biografia, bensì della rilettura di Petrolio, romanzo incompiuto e pubblicato postumo da Einaudi nel 1992, considerato da molti come il testamento dell'autore. Trevi con la sua saggezza ci guida tra le pagine di Petrolio, ci accompagna nell'incontro con lo scrittore più amato e odiato del Novecento. 
Il titolo ricalca la definizione che Pasolini propose dello stesso testo incompiuto, come se indicandolo semplicemente come "qualcosa di scritto" volesse sfuggire alle opprimenti etichettature a cui la critica italiana lo aveva abituato. Accanto alla riscoperta dell'autore che immagina e realizza Petrolio, si trova lo scorrere contemporaneo della vita nel Fondo Pasolini di Roma, dove la voce narrante ha lavorato e incontrato molte figure di spicco del panorama italiano.
Non è necessario essere dei critici per apprezzare quest'opera: basta avere curiosità e passione per la letteratura e si potrà godere di un buon romanzo scritto in un italiano curato e decisamente gradevole.

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