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lunedì 25 marzo 2013

Lucy e Sara


Lucy è un personaggio di fantasia, ma non completamente. Sara è un'antropologa e paleontologa, ma non completamente. È una madre, una moglie, una donna che è sempre stata sicura di se stessa, della sua vita, delle sue scelte di donna indipendente, quasi allergica a certi rapporti dettati solo da convenzioni o da paure nascoste. Eppure Sara non è neppure soltanto questo ed emerge piano piano nelle sue mille sfaccettature tra le pagine del nuovo romanzo di Cristina Comenicini, Lucy. Sara assume contorni sempre più definiti e delineati man mano che prendono forma le persone che hanno vissuto accanto a lei: suo marito Franco, i suoi figli, il suo amante, le sue amiche, il suo nuovo amico e quasi figlio imperfetto Milo. E questo accade non soltanto perché chi ci sta accanto contribuisce in modo imprescindibile a definire noi stessi, accade anche perché Sara si trova di fronte a un punto di non ritorno, ad una svolta che non aveva previsto, da cui non si può tornare indietro e di fronte alla quale bisogna fare i conti con il proprio passato. Perché certamente i conti alla fine devono sempre tornare in un modo o nell'altro. Cristina Comencini incanta ancora una volta con una scrittura cristallina e limpida capace di emozionare e di sorprendere e si rivela, seppur avvolta tra le note malinconiche a cui ci ha abituate, una donna narratrice senza paura di esplorare gli antri più nascosti dell'universo femminile.

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