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lunedì 25 giugno 2012

Happy end in Charlotte Street


Lo confesso, ho acquistato questo libro perché avevo voglia di leggere una storia a lieto fine. E fin dalla coperina, La ragazza di Charlotte Street ha tutto l'aspetto di essere un romanzo spensierato. Senza nulla togliere ai suoi personaggi ben costruiti, alle macchinazioni del destino, che come un'ombra sorprende dietro ogni angolo delle vie di Londra, e con tutta la magia delle macchine fotografiche usa e getta, Danny Wallace ci tiene incollati alle sue quattrocento pagine con il fiato sospeso, in attesa proprio del lieto fine. Certo, la ragazza di Charlotte Street è poco più di un fantasma dagli occhi lucenti, incontrata per caso una sera e diventata la proiezione di sogni e fantasie del protagonista, Jason, giornalista freelance e insegnante. Nel tentativo di ritrovarla egli scopre molto di sé, di ciò che lo blocca e gli impedice di crescere, di chiudere con il passato, di accettare che la sua ex si sia rifatta una vita. Jason raccoglie tutte le nostre debolezze e insieme la capacità straordinaria propria dell'uomo di sognare nonostante le avversità che lo circondano. In tempi di crisi economica è quello che ci vuole: una sana ventata di ottimismo e la consapevolezza che se anche non abbiamo i soldi per comprarci una macchina fotografica digitale tanto meglio, possiamo ritrovare la poesia di quelle usa e getta.

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